Giovanni Giorgi – Wrong And Right. Esiste una musica capace di fotografare il presente? Credo ci siano molte musiche per raccontare il mondo. Tante quanti sono i presenti di ognuno di noi. Presenti carichi di sogni e di ambizioni che convivono con nuove incertezze rurali e metropolitane. Sogni luminosi e bui, creativi e poetici. Impossibile dunque mapparli in un ideale viaggio nell’uomo odierno che è migrante più che mai, per vocazione e per scelta obbligata.
Per questo esistono molte musiche o forse molti suoni in grado di descrivere semanticamente il mondo e gli uomini che lo abitano. Se la difficoltà è fotografare il presente è quasi impossibile cogliere dentro l’anima umana e in questo la musica offre l’opportunità di sciogliere l’ossimoro uomo-mondo se è l’uomo stesso a costruire il luogo che abita. E’ la musica dunque la chiave per leggere il presente. O più che questa sono i suoni che la compongono e che ben rappresentano il complesso puzzle contemporaneo.
C’è poi un’altra chiave: quella per leggere il futuro prossimo e capace di aprire porte comunicanti o misteriosamente chiuse in un tempo passato. Stavolta è una chiave ibrida fatta di passato e presente: chiavistello antico e tessera magnetica con microchip. Chiave che apre le porte che danno in mondi nuovi dove la tecnologia è entrata prepotentemente a modificarne l’assetto e che rende uguale o simile il presente di ognuno di noi. E’ in questa dualità tra antico e moderno e tra natura e tecnologia che possiamo leggere (e ascoltare) il nuovo lavoro di Giovanni Giorgi. Perché questo basa la sua architettura sull’ incontro / scontro tra il suono acustico e quello elettronico dove l’ossimoro uomo-mondo trova un suo significato e dove la fotografia del presente è l’equilibrio sobrio e lineare della migrazione metropolitana.

Musicisti :

Giovanni Giorgi: drums, live electro, sampler, guitar, programming
Dario Deidda: el.bass
Jacopo Bertacco: guitars, loops
Pancho Ragonese: piano, Rhodes, synth

Discography

Giovanni Giorgi – Wrong And Right

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