Cool Jazz Trio

Take 8

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Artista: Cool Jazz Trio
Titolo: Take 8
Genere: Jazz
Supporto: CD Audio

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Descrizione

Descrizione

Artista: Cool Jazz Trio
Titolo: Take 8
Genere: Jazz
Data di uscita: gennaio 2011
Casa discografica: Ultra Sound Records

Musicisti
Claudio Chiara: Sax Alto
Moreno D’Onofrio: Guitar
Luciano Milanese: Double Bass

Tracce Musicali

  1. Beautiful Love
  2. Emily
  3. I Should Care
  4. For Heaven’s Sake
  5. I’m Old Fashioned
  6. Here’s That Rainy Day
  7. You’d Be So Nice to Come Home to
  8. Prelude to a Kiss

Cool Jazz Trio è una formazione che il cui nome, insieme con adeguato repertorio, rimanda ad un periodo fertile del jazz e, allo stesso tempo, contraddistingue una precisa direzione estetica. Vuol dire innanzitutto credere, fin dall’incipit, in un mondo forse accantonato, ma pieno di verità e bellezza, emozione e poesia. “Cool” qui sta per intimo e rilassato, fresco e colloquiale, piuttosto che asettico richiamo alle atmosfere tipiche di Lennie Tristano o di Gil Evans con Miles Davis.

Sono qualità che, purtroppo, sempre meno musicisti , non soltanto in Italia, dimostrano oggi di possedere.

Ebbene, i tre musicisti che qui si sono dati la mano fanno di tutte queste caratteristiche il loro credo artistico da sempre, non certo per senso revivalista o acquiescenza culturale, ma per ubbidire ad una filosofia intrinseca, ad un’urgenza che solo così può esprimersi compiutamente.

Moreno D’Onofrio è chitarrista che disdegna effetti o effettacci, si riappropria di un timbro tra i più limpidi e puri possibili, e suona con tecnica sopraffina, lucidità discorsiva, profonda onestà d’intenti. Ha trovato la sua voce originale, in poche parole, pur se gli ispiratori esistono, da un caposcuola come  Jim Hall a un eccellente quanto misconosciuto Ed Bickert, passando qua e là attraverso una storia delle sei corde che Moreno conosce benissimo. Da tali presupposti deriva la naturale propensione alla dimensione del duo o trio, situazioni che non permettono mai di bluffare.

Claudio Chiara colpì profondamente qualche anno fa, quando si cimentò in un omaggio a Charlie Parker che lo obbligò ad una prova strepitosa. Adesso sembra che il suo sassofono abbia guadagnato in personalità e presenza, pur partendo dalla lezione di Bird, ovviamente, ma anche di Phil Woods, Bud Shank, Hal McKusick e, perché no, di qualche tenorista come Zoot Sims o il nostro, indimenticabile, Gianni Basso. Siamo di fronte ad uno “story teller”, che imposta i suoi chorus secondo un pensiero lungo in grado di catturare l’attenzione fin dalle prime note.

Infine su Luciano Milanese c’è ben poco da aggiungere, dato che parliamo di uno dei massimi bassisti della storia del jazz in Italia, sinonimo di swing, solidità e buon gusto nonché protagonista di innumerevoli incisioni e partecipazioni.

La scaletta di questo CD è splendida, alla pari di una presa sonora quanto mai precisa e fedele, che mette in giusto risalto la dimensione acustica degli strumenti. È importante sottolineare come questi otto standard godano di ampio favore anche tra i cantanti, che spesso ne hanno fornito versioni straordinarie: Frank Sinatra, Shirley Horn, Johnny Hartman, Helen Merrill, Sarah Vaughan, Ella Fitzgerald, June Christy, Mark Murphy per citarne alcuni.

Cosa significa questo? Semplicemente che da sempre i grandi solisti pensano al testo quando affrontano un song, base necessaria per entrare nell’essenza del pezzo e sviluppare al meglio i loro interventi, e qui il trio aderisce alla perfezione a questo modo di procedere. Ne scaturiscono così piccoli gioielli in cui ognuno di noi potrà trovare quello che più resta vicino alla propria sensibilità, non c’è che l’imbarazzo della scelta, dal magnifico duo di “Beautiful Love”  allo swing discreto ed elegante di “You’d Be So Nice fino alle ballad struggenti “For Heaven’s Sake” e, soprattutto, “Here’s That Rainy Day”, uno dei temi più belli che siano mai stati scritti.

Un consiglio : non ascoltate il CD in macchina o come sottofondo ad altre attività, ma regalatevi quaranta minuti di relax, inserite il dischetto in un ottimo impianto e sedetevi in poltrona senza pensare a nulla. Il tempo volerà e guarderete la realtà che vi circonda con occhi diversi.